Un pronto soccorso virtuale di alta qualità, attivo 24 ore su 24, anche in mezzo al mare. Questo l’obiettivo finale del progetto di telemedicina marittima che sarà sperimentato, a partire dai primi mesi del 2009, a bordo dell’ammiraglia della compagnia italiana Costa Crociere. Il progetto è il primo nel genere in Europa ed è stato presentato a Roma, al primo meeting di medicina telematica, in programma oggi e domani all’ospedale Fatebenefratelli-Isola Tiberina della capitale.Un sistema satellitare a larga banda è stato già installato a bordo della Costa Concordia, a più grande nave passeggeri italiana, in grado di accogliere ogni settimana circa 3.800 ospiti di diversa età, provenienza e nazionalità, a cui si aggiungono altre 1.000 persone di equipaggio. In fase di realizzazione, invece, a postazione di telemedicina, mentre è stata avviata la formazione del personale coinvolto nel progetto.La sperimentazione inizierà a partire dai primi mesi del prossimo anno, durante le crociere in Grecia, Turchia, Egitto e Cipro: il nuovo servizio offre la possibilità di usufruire di diverse prestazioni diagnostiche e di consulenza a distanza, per quanto riguarda le specialità di pronto soccorso e tossicologia, cardiologia, radiodiagnostica, dermatologia e oculistica, realizzate in collaborazione con l’ospedale Galliera di Genova.Dunque, un innovativo sistema che permette lo scambio di dati in tempo reale con videoconferenze tra il personale medico di bordo e gli specialisti del Galliera. Per Adriano Lagostena, direttore generale dell’ospedale Galliera la sperimentazione, “rappresenta un importante passo avanti nell’organizzazione sanitaria”. E, in questo senso, “rientra negli indirizzi strategici dell’azienda che punta alla creazione di sistemi integrati in reti strutturali ma soprattutto funzionali”, spiega ancora Lagostena. Non solo. “Il progetto in grado di fornire una copertura ‘globale’ di servizi sanitari, è realizzato da una partnership di aziende italiane, a dimostrazione dell’elevato grado di sviluppo del made in Italy”, conclude.