Se nei prossimi giorni e fino al 25 novembre, doveste trovarvi in quel di Pescara per uno scampolo di vacanza, non perdete una delle mostre più importanti mai realizzate in questi luoghi ricchi di storia e di cultura. Parliamo del notevole allestimento ospitato all’interno del Museo “Vittoria Colonna”: ben 105 opere di 22 dei principali artisti abruzzesi tra i quali: Pasquale Celommi,Teofilo Patini, Francesco Paolo Michetti, i Palizzi, Basilio Cascella e Paolo De Cecco.Attraverso un exursus che abbraccia un secolo di pittura abruzzese, dai moti rivoluzionari del 1821 fino alla Prima Guerra Mondiale, “Il Sentimento della Natura. Grandi pittori abruzzesi al tempo dell’Italia Unita” (questo il titolo della mostra curata  dalla Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, Lucia Arbace, e  organizzata dal Comune di Pescara, dalla Fondazione Paparella Treccia Devlet con la collaborazione della Fondazione Pescarabruzzo) vi incanterà con “la forza delle idee e dei sentimenti espressi attraverso i pennelli e i colori”.Ma qual’è l’atmosfera che aleggia nei due piani del Museo? E che cosa trasmettono gli artisti attraverso opere che rispecchiano ” mirabili spettacoli di modeste cose”? Un’attenta osservazione del mondo esterno, della Natura, nei suoi  aspetti mutevoli: lo scorrere delle stagioni, il volgere delle ore del giorno piuttosto che l’intimmità di uno spazio chiuso ma proiettato verso la luce che accarezza le persone e gli oggetti. Un raccontare la terra natia e la società del tempo per far protagonisti i più umili. Divisa in sette sezioni: “il Ritratto, il Paesaggio, una sezione dedicata solo a Patini, “Una finestra sulla Natura”, quindi tre sezioni dedicate a Michetti, Cascella e Paolo De Cecco abbinato a Vincenzo Rosati, “il fil rouge che lega fra loro le tematiche, dice Lucia Arbace, ci dimostrano e testimoniano l’esistenza di una Scuola pittorica abruzzese che troppo spesso viene sommariamente ricondotta sotto l’ala della Scuola Napoletana dalla quale invece si discosta decisamente, si differenzia e si distingue».
 
E proprio nella sala che ospita la sezione dedicata a “Una finestra sulla Natura”, che ci viene incontro il dipinto che riassume il senso di questa mostra. Si tratta di “Inno all’Aurora” di Pasquale Celommi. Una splendida fusione tra l’elemento naturale e quello umano coinvolge lo spettatore che come in una rappresentazione teatrale viene piacevolmente trascinato all’interno del quadro per un’esperienza prima sensoriale e successivamente di intensa emozione. L’acqua che lambisce la fanciulla dal corpo perfetto, la luce, i colori quasi impressionisti e la religiosità dell’abbraccio, esprimono una sorta di ringraziamento a alla Natura. Natura panica, direbbe Gabriele D’Annunzio. Natura di sentimeno, diciamo noi. 17 settenbre – 25 novembre
 
dalle 9.30 ale 13.30 e dalle 15.00 alle 20.00
 
Museo d’Arte Moderna “Vittoria Colonna”
 
Via Gramsci 1,
 
65122 Pescara