Partenza e arrivo, meta e smarrimento, contingenza e universalità. Viaggio in tutte le sue accezioni è il tema principe dell’etica e dell’estetica di Emilio Leofreddi, artista romano adottato dal mondo, sostenitore di un’idea di umanità e di arte che travalica i confini, abbatte le diversità e trionfa al di là dei conflitti. La personale di Leofreddi, in mostra al complesso del Vittoriano fino al 20 settembre, si intitola Il respiro del mondo ed è una suggestiva, colorata esortazione a rivedere i propri concetti di spazialità e di movimento. No limits, sembrano dire i disegni dell’artista: realizzati su tende canadesi cucite in India e su tappeti sgargianti, hanno per oggetto la terra e i suoi flussi migratori; alludono, con un dinamico gioco di frecce e indicazioni, alla duplice realtà dello stanziamento e della transumanza. “You are here” e “Come up with full inhalation” sono le scritte che più di altre si alternano sui dipinti: dove la prima è un indicatore fisso di appartenenza e di radicamento (bisogno ancestrale di ognuno) e l’altra è il mantra-base del rito vedico Surya Namakasar di saluto al sole, da compiere per fasi attraverso una corretta respirazione.Le immagini di Leofreddi sono i simboli del viaggiatore, volontario o coatto: figure umane in movimento, taxi popolari incrociati a velivoli, mongolfiere, paracaduti, ma anche prezzari con i diversi costi del viaggio, dai 29 euro delle offertissime turistiche ai 10000 delle tratte negriere per i boat-people. I disegni datano dal 2005, anno del lungo soggiorno di Leofreddi in India, che gli ha ispirato il progetto di Dream: una teoria figurativa di tematiche e forme che invitano al confronto, all’interculturalità, alla mescolanza di coordinate e di obiettivi. Riassunto e perno della mostra è un grande globo di circa quattro metri di diametro sospeso al centro dello spazio espositivo, realizzato in collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma: una prefigurazione della deriva geologica del futuro, che riunirà tutti i continenti in una porzione di Terra, cancellando le frontiere e lasciando agli Oceani il resto del pianeta. Il respiro del mondoComplesso del Vittoriano (sala centrale, primo piano)Fino al 20 settembreIngresso libero