Grandi numeri anche per la terza rassegna del ciclo Dieci Grandi Mostre, il programma promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano e organizzato da MondoMostre che dal 2006 propone alla Galleria Borghese una mostra monografica all’anno fino al 2015. Dal 22 maggio al 14 settembre, infatti, Correggio e l’antico può vantare il ragguardevole risultato di 165.150 visitatori, con un incremento del 25 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. .
“La cosa più importante – sostiene la direttrice della Galleria Borghese e curatrice della mostra Anna Coliva – è stato il raggiungimento dello scopo critico scegliendo come sede Roma: fare percepire ad un pubblico vastissimo Correggio come uno dei grandi protagonisti del Rinascimento, assieme a Raffaello e Michelangelo. La stessa mostra ora andrà a Parma. Alla sua patria culturale toccherà il compito di trasferire l’artista, dalla dimensione universalistica del contesto romano, con i confronti con l’Antico, il Rinascimento, il Barocco, agli intrecci con le sue radici, alle conseguenze sui contemporanei e focalizzarne la grandezza sulla decorazione monumentale delle cupole.”
Una mostra che, parafrasando Vittorio Sgarbi, “a Roma non poteva mancare” poiché “uno dei temi caldi del dibattito critico sul Correggio è se sia stato (come tutti pensano, non io) a Roma, per studiare Michelangelo e Raffaello”.
Dieci grandi mostre – Caravaggio/Bacon. Nel maggio 2009 la Galleria Borghese inaugurerà una mostra mai realizzata prima che mette a confronto due pittori “maledetti”, Caravaggio e Françis Bacon, per studiarne profonde e inconfutabili analogie, dal cui dialogo può emergere l’ideale artistico che li ha guidati entrambi, anche se a distanza di quattrocento anni. Dalla ricerca spietata sulla realtà emerge l’immagine della verità. Se per Caravaggio (Milano, 1571 – 1610) è il naturalismo della sua opera, espresso attraverso sfondi monocromi e figure la cui plasticità è data da una luce violenta; per Françis Bacon (Dublino, 1909 – 1992) sono le forme distorte e deformate dall’azione coercitiva e torturatrice dell’ambiente al limite della mutazione. Un accostamento di sicuro interesse e dal fascino indiscutibile.