Il Made in Italy è famoso in tutto il mondo, tranne che tra i banchi delle scuole italiane. Per 7 professori su 10, infatti, gli studenti non hanno le idee chiare su significati e valori delle “eccellenze italiane”. Tra ignoranza sui principali prodotti tipici e confusione tra le sigle Dop e Igp, è proprio il settore enogastronomico ad esporre gli alunni a maggiori gaffe. E la “colpa” è soprattutto delle istituzioni scolastiche, che non prevedono insegnamenti di questo tipo. E anche se i docenti si sforzano di parlarne in classe, il risultato è sconfortante. Il 67% degli alunni fa veramente fatica a capirne le basi e soltanto il 19% interviene nelle discussioni con cognizione di causa. Come risolvere dunque il problema? Per più di 2 insegnanti su 3 la soluzione è l’inserimento di una vera e propria materia interamente dedicata al Made in Italy. Spazio tra le proposte alternative dei docenti anche per laboratori pomeridiani dedicati all’Italia (53%) e gite presso distretti produttivi tipici (49%). È quanto emerge da uno studio promosso dalla rivista Vie del Gusto, condotto su 275 professori di scuole secondarie di II livello, a cui è stato chiesto il livello di conoscenza del Made in Italy tra gli studenti italiani ed un loro parere per aumentarne la divulgazione.