Il bimbo in questione, per decisione dei supremi giudici, quindi, non potrà più chiamarsi “Venerdì”, come scelto dalla mamma Mara O. e dal papà Roberto G.: si chiamerà con il nome del santo, celebrato il giorno di nascita del piccolo, il 3 settembre, dunque Gregorio.
 I genitori del bambino henno insistito sulla legittimità della scelta del nome, dopo il rifiuto  dell’ufficiale dell’anagrafe di scrivere “Venerdì” sull’atto di nascita, indicando personaggi noti, quali Francesco Totti ed Ilari Blasi, che hanno chiamato la loro figlia “Chanel”, o  Jaki Elkann e Lavinia Borromeo che hanno dato al secondogenito il nome “Oceano”.
 La sentenza della Cassazione, invece, ha confermato il decreto della Corte d’appello di Genova del 10 novembre 2007, dove è resa valida la rettifica del nome prescelto, così come già stabilito, in primo grado, dal tribunale del capoluogo ligure: “Venerdì”, infatti, è apparso, ai supremi giudici, un nome “dal carattere ridicolo e suscettivo di ironia e scherno, in grado di arrecare un grave danneggiamento alla persona che lo porta” per il richiamo all’omonimo compagno di sventura di “Robinson Crusoe”, nel romanzo di Daniel Defoe, “figura umana caratterizzata dalla sudditanza e dalla inferiorità che non raggiungerebbe mai la condizione di uomo civilizzato”.