Le Autorità di oltre 70 Paesi, che vigilano sulla protezione dei dati personali, hanno stabilito le prime misure per regolare le cosiddette “piazze virtuali”, preoccupate per l’immensa diffusione del fenomeno: i 78 garanti per la privacy, tra cui anche il rappresentante italiano, Pizzetti, hanno, infatti, approvato una misura, secondo la quale, da oggi, i social network, colmi di dati sensibili, devono mantenere tali informazioni inaccessibili ai motori di ricerca, a meno che non vi sia l’esplicito consenso dell’utente. L’Autorità europea per la privacy ha, inoltre, dichiarato che i provider hanno “una precisa responsabilità” nel funzionamento dei “vari aggregatori sociali virtuali” e devono, quindi, informare meglio gli internauti sui rischi che corrono diffondendo i propri dati personali, oltre a provvedere a limitare l’accesso ai profili degli utenti, in modo che essi siano visibili a tutti solo in parte, mentre per intero solo a chi è iscritto allo stesso social network.Il garante italiano, Francesco Pizzetti, ha, dunque, precisato che i social network rappresentano un esempio dell’emergenza più evidente della rete: il rischio di “mettere a repentaglio” la privacy di milioni di cittadini.