Lo scorso fine settimana a Fleurus, località ad una cinquantina di chilometri da Bruxelles, si è verificata una fuga radioattiva in un istituto che produce radioisotopi per uso medico. Ma l’allarme è stato dato solo oggi dalle autorità competenti che hanno provveduto ad avvertire i cica 20mila abitanti nella zona, con forte presenza di italiani.In un primo momento, l’incidente era stato classificato di terzo livello (ovvero guasto grave) nella scala internazionale Ines, comprendente sette livelli. Oggi l’Agenzia belga per il controllo nucleare, in seguito all’esame di alcuni campioni di erba su cui è stato trovata un’elevata quantità di iodio radioattivo, ha deciso di informare dell’accaduto l’Unione europea e tutti gli altri Stati membri. Per iniziativa del sindaco di Fleurus, auto della polizia con altoparlanti, hanno esortato gli abitanti, entro un raggio di 5 chilometri dal luogo della fuga radioattiva, a non bere latte proveniente dalle fattorie limitrofe e a non consumare frutta e verdura degli orti vicini all’incidente. In merito all’accaduto, gli ambientalisti hanno espresso critiche per l’intervento tardivo del governo. Di risposta l’autorità belga ha comunicato che le misure sono state adottate a scopo precauzionale. Non è dello stesso parere Greenpeace, secondo cui le autorità stanno sottostimando la gravità dell’incidente. Infatti lo iodio radioattivo, in caso di ingerimento, espone i bambini ad un rischio 22 volte superiore rispetto agli adulti.