La sua identità è stata confermata dall’esame del Dna. L’uomo che ordinò di sparare sui civili durante l’assedio di Sarajevo e che diede il via libera al massacro di ottomila perone a Srebrenica è accusato dal 1996 di crimini contro l’umanità, genocidio, gravi violazioni della convenzione di Ginevra, omicidio e violazioni delle norme e delle convenzioni di guerra. Il presidente della commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato che l’arresto dimostra la determinazione del governo serbo a collaborare con il tribunale dell’Aja.