Addio piazze, cinema e concerti. Il luogo d’incontro preferito dai giovani, oggi, è myspace, in italiano: il “mio spazio”, che di personale, però, non ha quasi niente. Myspace è, infatti, una delle comunità virtuali più frequentate al mondo con oltre 100 milioni di iscritti e più di 200 visitatori al giorno. Creata nel 1998 da due giovani studenti della University of California, in Italia l’universo myspace ha preso vita solo da un anno e precisamente il 25 aprile 2007, festa di liberazione. Una coincidenza? Sicuramente. Ma ben augurante. In così poco tempo questo spazio virtuale fa già registrare più di 1 milione di utenti alla ricerca di un proprio spazio di libertà. Il segreto del successo è un linguaggio diretto, giovane, dinamico, ma soprattutto semplice. Basta iscriversi all’indirizzo www.myspace.com, creare il proprio profilo (“chi sono”, “chi vorrei incontrare”, “i miei interessi”) e il gioco è fatto. Automaticamente si entra in un altro mondo che dura il tempo di una connessione e in cui è possibile conoscere nuovi amici, condividere musica, filmati, foto e far conoscere agli altri i nostri pensieri attraverso un blog (letteralmente web log, ovvero “traccia su rete”) senza preoccuparsi di nasconderli. Myspace è anche una finestra importante per la propria attività e uno spazio promozionale privilegiato per giovani artisti. Piccole band emergenti o poeti in erba possono diffondere le proprie opere sperando che qualcuno le noti e, link dopo link, può succede anche che una grande casa discografica decida di trasformare questi perfetti sconosciuti in grandi star.