Il sapore lontano di tanta letteratura e cinema americani, dal Peter Weir dell’Attimo fuggente al giovane e fortunato Holden di J.D Salinger. Tante domande che affiorano e non si possono evitare e, forse, lo spazio ritagliato ad una necessaria educazione sentimentale.Questa è la storia di Emiliano, 17 anni che, ottenuta una borsa di studio per una prestigiosa accademia di tennis, non esita a partire. Si ritrova catapultato all’estremità orientale di Long Island, nel campus di una scuola protetta dai boschi e cullata dalla voce distante, profonda, dell’Atlantico. Tutti qui sono giovani talenti del tennis, e la competizione è alta. Ma ci sono anche feste da organizzare, scorribande notturne e sfide che bisogna vincere a tutti i costi, non solo sulla terra rossa. A sole cento miglia, magnetica e scintillante, New York. L’altra parte del mondo d’un tratto lontana e irraggiungibile e ne è lo specchio il ricordo di Bianca, fragile e intelligente, che lo sta aspettando. Nel frattempo, cresce il vitale rapporto con il compagno di stanza Nuke e l’infatuazione di entrambi per Camilla Banks. Una condivisione che diventa conflitto e infine aperta sfida. Quando Emiliano rivela con svagata crudeltà di essersi messo con Camilla, Nuke lo colpisce e lo lascia a terra con un gomito compromesso. Emiliano torna in Italia per Natale e il clima protettivo della famiglia sembra bloccarlo. E quel gomito che lo ha lasciato a terra può mettere a repentaglio la sua brillante carriera agli esordi.”Giovani promesse”, seconda creazione letteraria di Martino Gozzi, a sua volta giovane promessa, si annovera nel genere del romanzo di formazione con la tecnica del non-finito. Una storia irrisolta quella di Emiliano, che si trascina, a discapito del lettore, in uno sbiadito non-finale fatto di quesiti irrisolti.
Giovani promesse
Martino Gozzi
Feltrinelli