Il Sessantotto conserva, ancora oggi, il suo nome proprio. Un anno d’eccezione, formidabile, ricco di suggestioni, di atti unici e ribelli, della voglia di restare sempre “figli”, che musica, film e libri hanno raccontato e raccontano meglio di tanti saggi.Anche “La guerra dei figli” conferma che una storia può raccontare magistralmente la Storia. Siamo nel 1967: la tredicenne Emma, carina e paziente, e la diciassettenne Maria, ironica e ribelle, sono in vacanza in montagna con il padre e la madre. Si tratta di una famiglia della media borghesia torinese, dove si insegna ai figli a difendersi dal mondo. Maria, com’era prevedibile, scappa di casa. Emma sa tutto ma, combattendo una nascente pietà per i grandi, tace. La ritroviamo solo dieci anni dopo, alle prese con un aggravarsi di quell’intimo conflitto fra complicità e compassione: Maria ha dichiarato guerra al mondo dei Padri. Una guerra armata. Emma la capisce, eppure la disapprova. Intanto si impegna a crescere, cercando un nuovo assetto per sentimenti desideri e bisogni. E le vite parallele e intrecciate di Maria e Emma giungono alle soglie degli anni Ottanta, in un crescendo di emozioni… La nuova creazione di Lidia Rivera, scrittrice, sceneggiatrice e giornalista, illumina il cuore dei “decenni perduti” della storia italiana: dalla ribellione del ’68 alle illusioni degli anni Settanta, dalla liberazione sessuale fino al terrorismo. Per un romanzo duro, rigoroso, fatto di esperienza vissute in prima persona, rivisitate con la distanza necessaria per poterle raccontare. Ricordiamo che martedì 21 aprile alle ore 18.30 Lidia Ravera presenta il suo romanzo presso la Libreria Enoarcano in via delle Paste 106, Roma. La guerra dei figli
Lidia Rivera
Garzanti