L’adolescenza, “traversata di un grande fiume impetuoso”, come ci ha insegnato Herman Hesse nel Siddharta: da un lato c’è chi sperimenta la traversata in un giorno di quiete, dall’altro chi è privo di esperienza e si imbarca sprovveduto. In mezzo, tutti i passaggi che toccano alla gran parte dei viaggiatori, alcuni difficoltosi, altri relativamente facili. Perchè, chi traversa le tempeste adolescenziali, viaggia in un paese nuovo, sconosciuto. E come in ogni letteratura di “viaggio”, il diario rappresenta lo spazio intimo e invalicabile della crescita umana.Quello di Kate O’Farrell contiene tutta la sua vita. Kate ha diciassette anni, vive nel Galles del Sud e presto, finito l’anno scolastico, andrà in una vera città per cominciare una vera vita. Ed è proprio il suo diario a raccontare l’assenza dei genitori, la maternità della sorella maggiore, la scelta dell’università, l’amore, il desiderio di diventare scrittrice, la paura e la voglia di crescere. Con una colonna sonora che la ragazza puntualmente trascrive: i Crowded House, ma anche Joni Mitchell, Sinead O’Connor, Jimi Hendrix, Summertime… e una lista di suggerimenti di lettura: Virginia Woolf, Sartre, il Diario di Anaïs Nin, Kerouac, Tolstoj, Dickens, Wilde. Sullo sfondo di una languida estate australiana.I quaderni segreti del cuore
Joanne Horniman
Salani