Ora che le celebrazioni dell’Unità d’Italia sono finite non è forse il caso di testare quanto gli italiani siano vicini gli uni agli altri, quanto si capiscano e tollerino reciprocamente? Per farlo Marco Costa si spinge alle punte estreme della Padania, una regione che non esiste, ma è quotidianamente al centro di una parte del dibattito politico e sociale. Nasce così una commedia surreale ambientata in una baita valtellinese invasa dalla nebbia dove la famiglia padana ultrasecessionista Casunziei si riunisce per trascorrere insieme il weekend dei morti in occasione del pensionamento del padre, burbero macellatore di animali da pelliccia.  Quando Ginevra, l’emancipata figlia emigrata per lavoro a Roma, avvisa sua madre che tornerà accompagnata dal suo nuovo fidanzato, Pepi, un brillante comico romano, astro nascente della tv, la catastrofe è innescata. Padania Libre è un’irresistibile commedia caustica e surreale che esaspera la radicata discriminazione tra nord e sud facendoci ridere e riflettere sul nostro atavico pregiudizio nazionale. Si propone dunque di dissacrare senza scadere, di divertire e alleggerire lo spettatore con una storia attuale, personaggi grotteschi, e sentimenti iperrealistici, mescolando culture contrastanti, svelandone miserie e splendori, al fine di abbattere la Bastiglia dei pregiudizi regionali che ancora impastano il nostro pensiero, instillando nel pubblico un chiaro messaggio di tolleranza, perché troppo spesso non vediamo le cose come sono, ma come siamo.