Tanti corti teatrali per intercettare due drammi incombenti sull’infanzia e sull’adolescenza: ingiustizie subite da chi abusa dell’innocenza, e ingiustizie inferte a se stessi per abuso di innocenza. L’Officina Teatrale che ha sede nel Teatro Sala Uno ha condotto uno studio della scrittura mirante a riprodurre due gravi fenomeni, quello dell’invivibilità procurata dalla pedofilia e quello della acerba rinuncia a vivere in sé e per sé.
Il laboratorio ha sviluppato due serie di corti scenici con distinti linguaggi, sottotematiche, tensioni, ambientazioni. E i materiali sono stati affidati ad attori e registi vincenti un apposito bando dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Il risultato è un doppio binario di spettacoli, ognuno frutto di una sequenza di pezzi rispettivamente legati ai due orientamenti-guida.
Con casistiche, poetiche, chiavi drammaturgiche, risorse attoriali e sostegni registici che sono destinati a offrire un domino di situazioni mai esauriente, mai definitivo, ma pur sempre un tentativo di percepire il dritto e il rovescio di una realtà che non ignoriamo.
Roma. Teatro Sala Uno 1- 6 giugno Ogni sera verranno proposti due spettacoli, alle ore 20,30 il primo, e alle ore 22,00 il secondo, e di sera in sera s’invertirà l’ordine.