Una storia, come tante, in un non precisato Paese dilaniato dalla guerra civile un medico, una suora, una giornalista e due guerriglieri incrociano le loro vite in un ospedale da campo allestito in una vecchia scuola abbandonata. Territorio strappato ai bambini e disseminato di mine.  Ognuno porta con se la propria storia: il dramma di Suor Teresa che ha visto morire o mutilare i suoi piccoli allievi, Francesco, medico volontario, che tenta il riscatto della propria vita, la giornalista Rukia che deve decidere se far nascere il suo bambino in quell’inferno. E i guerriglieri, governativo e ribelle, ognuno dei quali convinto della propria causa. Ma la violenza non dà mai soluzione. Nessuna pace, nessun vincitore. La guerra non ha mai ragione. Non esistono armi “buone” o armi “cattive” E nessuna arma è più accettabile di altre. Invece è certo che le mine antiuomo e le bombe cluster, più di altre, sono armi che colpiscono le popolazioni civili, devastano i territori rendendoli insanabili per decine di anni. Ed è alle vittime di questi conflitti, soprattutto ai bambini, che “Semi d’acciaio” è dedicato, nella speranza di riuscire, con l’aiuto del teatro, a raccontare come un mondo senza di loro è un mondo senza futuro. TEATRO QUARTICCIOLO – Via Ostuni, 8 – Roma
Da giovedì 18 a domenica 21 marzo 2010 TEATRO TOR BELLA MONACA – Via di Tor Bella Monaca, 451- Roma
Da martedì 23 a venerdì 26 marzo 2010 TEATRO INDIA – Lungotevere Vittorio Gassman
Da domenica 28 a martedì 30 marzo 2010