Ariel, il simpatico domestico filippino, e l’irascibile Notaio avverso agli usi e costumi moderni, sono i due personaggi principali che Marco Marzocca interpreta in questo spettacolo. La storia si svolge all’interno dello studio del produttore Stefano Toro (il bravissimo Stefano Sarcinelli), figlio del Notaio Raimondo. Il loro collaboratore domestico è lo sconclusionatissimo Ariel, che non mancherà di combinare disastri di ogni tipo.
La storia si sviluppa raccontando una giornata di audizioni organizzata dal produttore Stefano Toro e comincia con un’inedito Marco Marzocca, nei panni di sé stesso che, accompagnato dal suo “trucido” agente (Max Paiella), propone una sceneggiatura. Nello studio si susseguiranno ben dieci personaggi interpretati ora da Marco Marzocca, ora dall’eclettico Max Paiella, che daranno vita a continui colpi di scena, rivelando nel secondo atto il complesso rapporto tra padre Notaio e figlio.
Da Giovidì a Giovidì è uno spettacolo che gioca continuamente sul rapporto tra teatro e cabaret insistendo sulla diversità specifica tra i due generi: la quarta parete, quel muro immaginario che divide l’attore teatrale dal suo pubblico e che invece il cabarettista “rompe” continuamente cercando un rapporto, un’interazione, un contatto.