Una nenia cantata da due bambine, un uomo disteso al suolo, forse morto o forse solo addormentato, una donna che prega sommessamente. Da questa “sacra famiglia” apparentemente incorniciata in un quadro senza tempo, prende avvio una storia di nervi e sangue, di tenerezze atroci e di molli sopraffazioni.  É la storia di Liberata, una piccola donna, docile, morbida, innamorata dell’amore, ma immersa nella superstizione, devota alla santa da cui ha preso il nome, e di cui ripercorre l’oscuro destino di martirio e di patimento. Ma è pure la storia della famiglia che le sta intorno e che lei subisce al pari di una straziante condanna.  Come in un piccolo, fatiscente circo, ognuno si presenta al pubblico per fare il proprio numero, cioè per fornire la propria versione della vicenda, con un rancore sordo che ogni tanto esplode in fisicità irruente, in imprecazioni urlate in un dialetto arcano e sanguigno, impasto di terra e carne. Fino al momento in cui la storia precipita nel vortice di un inevitabile delitto-redenzione. E tutto può riprendere dallo stesso punto. In eterno. Roma. Argot Studio
Via Natale del Grande, 27
Tel/fax 06/5898111 Dal 22 Aprile all’11 Maggio ‘08
Dal martedì al sabato ore 21.00
Domenica e festivi ore 19.00