Principale ed indispensabile fonte per ricostruire i più importanti eventi della vita di Carlo Goldoni e le varie tappe della sua esperienza artistica, i Mémoires, scritti a Parigi nel 1783-1784 e sempre a Parigi completati e pubblicati nel 1787 presso l’editore Duchesne, sono l’ultima, ma non meno importante opera del sommo autore veneto. Non solo un’autobiografia interiore, ma la rievocazione delle vicende esterne dell’uomo pubblico e della sua professione. Un‘opera di cui Goldoni si servì per giustificare la propria vocazione teatrale, presentando questo itinerario creativo come una progressiva rivelazione a se stesso e agli altri del suo genio innato, e fornendo anche informazioni utili per approfondire l’interpretazione della sua poetica e dei suoi testi.
In più di un’occasione Servillo ha sottolineato la felicità comunicativa insita nella straordinaria capacità goldoniana di sintetizzare la vita. Lo scambio così proficuo -diventato poi una formula interpretativa – di mondo/teatro e di teatro/mondo, la ferita sperimentata da Goldoni fin da bambino della vita come rappresentazione, dello scambio tra rappresentazione e vita, diventa quello scarto che è il teatro.
ingresso gratuito
confermare la presenza al numero 800011616