E’ bastato un incontro (quello con una ragazza che si era fidanzata con il marito della sorella morta) per scatenare l’immaginazione di Rama Burshtein che con La sposa promessa racconta la storia di Shira, la figlia più giovane di una famiglia ebrea ortodossa costretta a sposare il marito di sua sorella, morta di parto.La pellicola si svolge in una comunità ultra-ortodossa chiusa e sorretta da regole molto rigide, dettate da un forte senso di appartenenza. Ma La promessa sposa, dice la regista, non ha niente a che fare con il problema (pur sentito) del dialogo tra il mondo religioso e quello secolare. E’ uno spiraglio aperto attraverso una piccola storia tratta da unna realtà molto complessa e speciale. La sposa promessa è l’opera prima della Burshtein, e il suo film è stato scelto da Israele come proprio rappresentante alla corsa agli Oscar 2013 per il titolo di Miglior film straniero.