Quindici anni fa, i Pluto erano una rock band; energici, sboccati e provinciali come da tradizione del rock. Da una piccola cittadina industriale sul litorale toscano, avevano girato in lungo e in largo il circuito alternativo nazionale, inciso un paio di album, e piazzato anche un brano in un noto spot televisivo. Maurilio detto Mao era il cantante, Sabrina la bassista, Loris il batterista e Rino il portentoso chitarrista. Poi, sempre secondo tradizione, i quattro litigarono e si persero di vista; ognuno in fondo perso dietro ai fatti suoi, come direbbe Vasco. La memoria di quell’esperienza avventurosa e sfrenata sembra essersi perduta per sempre, nessuno ha più idea di chi fossero “I Pluto”. Finché un giorno, Loris il batterista, non si vede recapitare una sorprendente e-mail… Sono portato, per indole, a cercare di stare alla larga dalla retorica in cui si rischia di sconfinare quando si parla di rock, dice Carlo Virzì, o ancora peggio nella mistificazione; al contrario, con questo mio film ho provato a trattare l’argomento in maniera spiritosa, raccontando dei Pluto, un gruppo musicale di provincia come tanti, quattro adorabili bischeri, frustrati e buoni a nulla, che, grazie alle attenzioni di un appassionato ammiratore, provano l’ebbrezza di essere stati per qualcuno più importanti dei Rolling Stones.La musica, l’amicizia, l’amore, l’orgoglio, ingredienti che fanno del film del regista toscano una commedia godibile. Con un pizzico di ironia che non guasta mai. Divertente!