Il matrimonio del titolo è quello tra Alessandro (Fabio Volo) e Beatrice (Francesca Inaudi), assurdamente  affidato a Nanà (Margherita Buy), single allerigica ai matrimoni. Da qui si dipanano situazioni esilaranti, colpi di scena, intrighi, tradimenti e cupi segreti di famiglia.  Non esistono in questa storia, dice la regista, finali chiusi per i personaggi, vengono suggerite direzioni, traiettorie. Il futuro è aperto. Infatti lo spettatore vede durante la preparazione di questo matrimonio, intellettuali sessantenti innamorarsi di trentenni, quarantenni che strizzano l’occhio a tecnologici venticinquenni, famiglie allargate ridotte a terzetto, grandi amori apparentemente falsi che si dimostrano genuini, arrampicatori sociali che si rivelano ingenui e romantici. Alla fine del film (circolare, parte dalla cerimonia in chiesa e si conclude con la festa) ci chiediamo: è possibile che le cose sia giuste e sbagliate? Possono andere bene e male nello stesso tempo? Andate a vedere il film. Sicuramente vi divertirete. Perchè si può parlare di cose serie facendo ridere. E tra una risate e l’altra rispondere alle domande esistenziali (forse).