Alex Proyas (Il Corvo; Dark City; Io, Robot) è il regista e sceneggiatore dell’action-thriller Segnali dal Futuro (in uscita il 4 settembre nelle sale italiane). Protagonista dell’avvincente pellicola è Nicolas Cage. L’attore premio Oscar questa volta veste i panni di John Koestler, un professore di astrofisica al MIT, che si troverà a decifrare un’enigmatica serie di numeri. Il messaggio in codice, scritto cinquant’anni prima da una misteriosa ragazzina e custodito in una “capsula del tempo” rimasta sotterata, rivede la luce e viene “consegnato” nelle mani del figlio del professore, Caleb (Chandler Canterbury). Ma la serie svela un’orribile segreto: in essa sono riportate le date, le coordinate e il numero delle vittime di tutte le catastrofi avvenute nell’ultimo mezzo secolo. La serie si conclude con quello che si preannuncia essere un cataclisma di proporzioni globali. Riuscirà il professore Koestler a salvare i suoi cari e l’intero pianeta? E chi sono i misteriosi personaggi che controllano il professore e suo figlio da quando sono venuti a conoscenza della serie?Segnali dal Futuro non è solo una commistione di generi (dal thriller, alla fantascienza sfiorando l’horror) condita con attanaglianti azioni e con spettacolari effetti speciali. Segnali dal Futuro è anche la storia (ben costruita) di un padre e di suo figlio. Il tema della fine del mondo (scandito dalle note del secondo movimeto della Sinfonia N.7 di Beethoven) da sempre preoccupa e affascina allo stesso tempo l’uomo. La pellicola ha un finale inequivocabile (per molti aspetti religioso) che però lascia la porta aperta sul dibattito. Usciti dalla sala ci si chiederà: “Se io sapessi la data esatta della fine del mondo…come mi comporterei?”