Molte le novità del nuovo Harry Potter: un’estetica più dark, suspense a gogò, guerre ormonali tra maghi gelosi e innamorati. Slittato di mesi rispetto all’uscita prevista per lo scorso autunno, Il Principe Mezzosangue è un fantakolossal di dimensioni notevoli (2h e 30’) e uno snodo narrativo fondamentale per la saga del maghetto di Hogwarts. È nel sesto libro, infatti, che la guerra a Voldemort entra nel vivo: Silente istruisce Harry sul passato segreto del Signore Oscuro, servendosi del nuovo insegnante di Pozioni Horace Lumacorno e lo prepara allo scontro finale, raccontato nel successivo I doni della morte. Parallelamente, il giovane Prescelto e la sua cricca di amici scoprono amarezze e delizie della crescita: le prime cotte e le prime gelosie. Azione e sentimento si intrecciano in una trama esplosiva che soddisfa tutti i palati, dai fanatici della magia ai romantici incalliti. Il popolo dei potteriani attende da mesi di dare il suo voto alla sesta traduzione cinematografica del fenomeno Harry. Il 15 luglio è vicino, ma la promozione del film non è così scontata. Indubbiamente spettacolare e rispettosa delle ambientazioni-chiave del libro, la pellicola diretta da David Yeats (già regista di Harry Potter e l’Ordine della Fenice), prodotta da David Heyman e distribuita da Warner Bros. Pictures, devia spesso dal testo originale. Aggiungendo (del tutto inedita è la scena dell’incendio di casa Weasley) e omettendo (mancano il racconto di Piton sulla sua giovinezza a Hogwarts e il funerale di Silente; il finale, inoltre, è un po’ affrettato e sottotono). Il regista Yeats conferma la vena fosca che dominava nel quinto film: atmosfere cupe (tutte le riprese sono state effettuate a Lacock Abbey, località dello Wiltshire, tra le 17 e le 5 del mattino), toni da mistery, ritmo crescente e cattivi sempre più cattivi. Ma gli intrighi sentimentali tra adolescenti compensano l’eccesso di ombre e malefici. “È affascinante come la Rowling sia riuscita a creare un mondo dove amore, guerra, psicologia dei personaggi e problemi legati alla crescita siano tutti presenti” ha detto Daniel Radcliffe, l’attore, oggi ventenne, che interpreta Harry dal 2001, anno d’esordio della saga. Accanto a lui, i colleghi di sempre, da Rupert Grint (Ron) a Emma Watson (Hermione), da Michael Gambon (Silente) ad Alan Rickman (Piton) a Helena Bonham Carter (Bellatrix). Cast che vince non si cambia: li rivedremo tutti nel settimo capitolo.