Giro di boa importante per Meryl Streep, una delle celebrità indiscusse della middle Hollywood, quella generazione di grandi attori non più giovincelli ma ancora sulla cresta dell’onda: oggi compie sessant’anni. Ma l’età incalzante non sembra influire sulla sua carriera, che procede a vele spiegate e nel 2009 vedrà aggiungere quattro nuovi titoli ad un carnet ricco e prestigioso. In cantiere, la Streep ha la commedia di Nora Ephron Julie & Julia; la partecipazione al cast vocale di The Fantastic Mr. Fox, film in stop-motion di Wes Anderson, a novembre in Italia; la nuova pellicola di Nancy Meyers, ancora senza titolo, con Alec Baldwin e Steve Martin; e The Ice at the Bottom of The World, al fianco di Charlize Theron e Jennifer Connelly. In attesa di ricevere il Marc’Aurelio d’Oro alla carriera al prossimo Festival del Cinema di Roma (15 – 23 ottobre), la splendida neo-sessantenne può concedersi uno sguardo più che compiaciuto alla sua lunga e pluripremiata avventura nel cinema. Nata a Summit, nel New Jersey, il 22 giugno 1949, la Streep scopre l’amore per la recitazione durante gli anni di studio al Vassar College. Nel 1971 si iscrive alla Yale School of Drama e l’esordio sul grande schermo arriva sei anni più tardi, con Giulia di Fred Zinneman. La fama esplode però nel ’78, con la partecipazione a Il Cacciatore di Micheal Cimino: primo film a fruttarle una nomination agli Academy Awards. Quasi una prefigurazione di ciò che avverrà l’anno successivo: la Streep vince l’Oscar come attrice non protagonista per l’intensa interpretazione di una moglie in crisi in Kramer contro Kramer. La seconda statuetta arriva nel 1982, grazie al dramma di Alan Pakula La scelta di Sophie, che la vede nei panni di una reduce del lager straziata dalla colpa di aver mandato a morte la figlioletta per salvarsi. La carriera dall’attrice è una dei tasselli della storia recente di Hollywood: ha toccato storie e registi tra i più diversi, baciata da una fortuna incessante. Dallo struggente Innamorarsi di Mike Nichols, accanto a Robert De Niro, all’epico La mia Africa di Sidney Pollack; da La morte ti fa bella, farsa grottesca firmata Robert Zemeckis, a The Hours di Stephen Daldry, omaggio alla vita e all’opera di Virginia Woolf, la Streep è passata da un genere all’altro con la disinvoltura propria dei grandi talenti. L’exploit più recente è quello del musical Mamma Mia! (2008), in cui la Streep sfoggia invidiabili doti di cantante e ballerina. Dello stesso anno è l’ultima candidatura agli Oscar (la quindicesima), per il film Il dubbio.