La prima volta di Madonna nel ruolo di regista (e non di regina del pop) e co-sceneggiatrice (con lei Dan Cadan) ha un titolo: Sacro e Profano (Filth and Wisdom), “due facce della stessa medaglia” come recita il protagonista dell’esordio by Mrs Ciccone. Una pellicola che come nel titolo accosta la buona volontà di Madonna nel confezionare un prodotto che se da un lato ha le caratteristiche di un film d’autore, dall’altro non imprime nuovi spunti (sia nella tecnica che nelle tematiche) di riflessione. I personaggi, per nulla artificiosi ma non completamente “definiti”, risultano sfuggenti. Una Londra multietnica fa da sfondo a questi anti-eroi immersi in un turbinio di conflitti (come passato familiare, aspirazioni, ricerca di se stessi). Voce narrante (che non lesina sguardi in macchina) è A.K., leader di una band, costretto a soddisfare le richieste sadomaso dei suoi clienti per pagare le prove del suo gruppo. In questo caso finzione e realtà (solo musicale intendiamoci) si fondono se pensiamo che a vestire i panni di A.K. è Eugene Huntz (Ogni cosa è illuminata) fondatore e voce dei Gogol Bordello (alcuni brani della pellicola portano la loro firma), band newyorkese punk-rock-gitana. A.K. è il “tuttofare” di un poeta (reso magistralmente da Richard E. Grant) sconfitto dalla cecità e privo dell’estro necessario per dar vita a nuove opere. Juliette (Vicky McClure), farmacista con il sogno di fare la volontaria in Africa, e Holly (Holly Weston), ballerina di danza classica costretta a ripiegare sulla lap dance per sopravvivere, sono le coinquiline di A.K. (nonché personaggi realmente incontrati da Madonna durante il suo cammino verso il successo). Madonna non ha mai nascosto il suo amore per il cinema a cominciare dal suo “impegno” come attrice, dalla scelta dei suoi ex mariti (Sean Penn e Guy Ritchie) e amori (Warren Beatty). Sacro e Profano era nato inizialmente come un corto che poi è lievitato (fino a 80 min.) inserendo altri personaggi nel triangolo Holly – Juliette – A.K. “Filth and Wisdom è stata la mia scuola di regia.” Continua Madonna: “Un’esperienza completa che mi ha permesso di esplorare e mettere insieme tutte le cose che amo e mi interessano.”