Tutto quel che succede a Las Vegas resta a Las Vegas. Con questa certezza, un promesso sposo e i suoi tre sgangherati testimoni partono per il paradiso dei casinò. Ma dopo il primo brindisi al celibato andante sul tetto del Caesar’s Palace, cala il buio. La scena successiva è il risveglio in una suite semidistrutta, con una tigre in bagno e un neonato nell’armadio … e senza lo sposo! Da qui parte l’avventura di Phil (Bradley Cooper), Stu (Ed Helms) e Alan (Zach Galifianakis) alla ricerca dello scomparso Doug (Justin Bartha). Tra furti d’auto, sparatorie con gangster cinesi e matrimoni-lampo con procaci spogliarelliste, quello che era nato come uno spensierato on the road nella Mecca delle fiches precipita in una girandola di colpi di scena, botte da orbi e grasse risate. Todd Phillips, cultore dell’umorismo demenziale (Road Trip, Old School, Starsky & Hutch) torna sui toni goliardici delle avventure tutte al maschile, pescando a piene mani dalla sua riserva di spunti improbabili, gag demenziali e cameratismo da circo. Con buon ritmo, sano gusto dell’orrido e parecchi scivoloni nel truce, costruisce una strampalata variazione sul tema “addio al celibato”, tra detective story, action movie e commedia splatter. Nonostante i molti (troppi) eccessi del film, il regista si dice convinto che esistano delle storie analoghe, se non peggiori, di festeggiamenti estremi ed è fiero del “realismo” della sua pellicola. Una notte da leoni è stato girato in gran parte a Las Vegas: “il luogo dove la gente va per prendere delle decisioni terribili”, secondo l’attore Ed Helms.  Altre location sono strade e sterrati sabbiosi del Nevada e del Sud California. Phillips indica nel cast la vera forza del film. “La commedia si basa al 70% sul casting – afferma – certamente serve anche una grande storia, ma si tratta anche del ritmo, mettere dei grandi attori comici in una situazione e lasciare che essi reagiscano. La sceneggiatura è stata un modello di base per Bradley, Ed e Zach, i quali hanno poi divagato sul tema a modo loro”.