Vi dirò cosa mi sta frullando per la testa – ha dichiarato ai microfoni di MTV il regista Premio Oscar Robert Zemeckis – ora che abbiamo tutte queste tecnologie digitali e il performance capture, sto cominciando a pensare a Roger Rabbit. Dunque, il coniglio cartoon più celebre della storia del cinema, dopo 21 anni, torna a far parlare di sé. La notizia di una sua possibile ri-apparizione sul grande schermo ha stuzzicato la fantasia dei milioni di fan, che nel 1988 furono conquistati dall’avveniristica commistione di disegni animati e attori in carne ed ossa del film cult di Zemeckis.  Le avventure del coniglio Roger, della pin-up Jessica e del detective Eddie Valiant (Bob Hoskins, mitico interlocutore umano degli abitanti di Cartoonia), incassarono all’epoca la cifra record di 330 milioni di dollari, rastrellando ben quattro Oscar. Il regista non ha precisato se il nuovo film sarà un sequel del primo, ma ha garantito sulla sua spettacolarità: grazie alle tecnologie avanguardiste che dominano oggi il mondo dei cartoon, il risultato dovrebbe soddisfare le aspettative.  Dopo Polar Express e La leggenda di Beowulf, Zemeckis – autore di altri film di successo come la saga di Ritorno al futuro – ha attinto nuovamente alla tecnica del performance capture (che, letteralmente, “cattura” le sembianze e i movimenti degli attori e li riproduce in formato animato) per realizzare A Christmas Carol, con Jim Carrey protagonista: rilettura cartooniana della favola amara di Dickens Canto di Natale, in uscita a dicembre. E per Roger Rabbit 2 pensa ad un lavoro analogo.  Conferma Micheal Lantieri, supervisore degli effetti speciali dei film di Zemeckis: Preparatevi a essere spazzati via. In ‘Chi ha incastrato Roger Rabbit’ abbiamo preso i cartoni animati e li abbiamo messi nel mondo reale. Quello che stiamo facendo adesso è prendere le persone e metterle in un mondo che non esiste.