Il film di Guido Chiesa, prodotto da Colorado Film, Magda Film e Rai Cinema con il sostegno economico del ministero dei Beni culturali, racconta la storia di Maria di Nazaret e del suo intenso rapporto con il figlio Gesù, dal concepimento all’adolescenza. Il film, fedele ai Vangeli canonici con qualche incursione in quelli apocrifi, solleva questioni come nascere, crescere, educare i figli in una prospettiva prevalentemente femminile. Il Cristianesimo, infatti, è l’unica tra le tre grandi religioni a identificare in una donna la salvezza dell’umanità. Ma che cosa aveva di speciale questa ragazza? Perchè Dio l’avrebbe scelta? Le risposte (secondo il regista) le troviamo nel racconto proposto dal film che girato nelle campagne della Tunisia, con attori locali, spesso non professionisti, rimanda un ‘immagine di Maria decisamente nuova e originale:non più la donna in ombra , quasi passiva che accetta gli ordini dall’Alto ma una madre fuori dal comune, ribelle e per certi versi trasgressiva. Qualità decisive per dare impulso alla formazione di Gesù, destinato ad un futuro di “grandezza”. Un film, indubbiamente originale che per la forte laicità unita a rifermenti divini (la scena del concepimento) è destinto a credenti e non.