Una continua metamorfosi tematica caratterizza il Concerto in la maggiore per pianoforte e orchestra di Liszt eseguito durante la prima parte dell’incontro musicale in programma all’Auditorium Conciliazione (replica domani alle ore 20.30). Definita dal suo stesso Autore Concert symphonique, per sottolineare il ruolo sostanziale riservato all’orchestra, l’opera evidenzia un doppio rapporto di contrapposizione e integrazione tra il pianoforte, magistralmente suonato dal pianista francese Jean Yves Thibaudet, e la compagine orchestrale. Con la Sinfonia n.1 op.5 in si minore di Casella il pubblico ha vissuto un’esperienza davvero unica.L’opera, infatti, composta da uno dei compositori nati intorno al 1880 e noti come la generazione dell’Ottanta (con Casella, Respighi, Martucci, Malipeiro e Pizzetti ) eseguita a Montecarlo nel 1908, scomparve dal mercato editoriale. Recentemente “riscoperta” è stata eseguita questa sera per la prima volta nel mondo dopo oltre un secolo. E non solo.  Il pubblico dell’Auditorium ha assistito anche alla prima incisione che grazie al contratto tra la Fondazione Roma Orchestra Sinfonica e la casa discografica Naxos porterà nel mondo la musica sinfonica italiana a dimostrazione, come ha detto il Maestro La Vecchia alla fine del concerto, che non si tratta sicuramente di musica di serie B. Ascoltare per credere!