“Avanti a lui tremava tutta Roma”. Questa la frase che Tosca, protagonista appassionata dell’omonima opera di Giacomo Puccini, pronuncia al feroce Scarpia dopo averlo colpito al cuore con uno stiletto.
Ieri sera, 26 novembre, nella cornice dell’Auditorium Conciliazione sembrava che tutta Roma tremasse per l’intensa interpretazione dell’Orchestra Sinfonica di Roma, diretta magistralmente dal maestro Francesco La Vecchia.
La scelta di inaugurare il ricco programma dell’Orchestra per la Stagione 2006/2007 si è infatti rivelata vincente. Il pubblico ancora una volta si è appassionato al dramma di una delle donne immortali di Puccini.
La vicenda si svolge a Roma nel 1800.
Tosca (DANIELA DESSI’), famosa cantante, è l’amante di Cavaradossi (FABIO ARMILIATO), pittore liberale, ed è corteggiata dal barone Scarpia (JUAN PONS), ministro della polizia pontificia, il quale è convinto che Mario abbia ospitato nella sua casa un evaso da Castel Sant’Angelo. A seguito di qualche reticenza di Tosca, le istilla il tarlo della gelosia e ordina una perquisizione a casa del pittore e l’arresto del medesimo. Poiché l’evaso non si trova, Cavaradossi è sottoposto a torture e Tosca costretta ad ascoltare i suoi lamenti. Inorridita, non reggendo alla disperazione, Tosca rivela il nascondiglio dell’evaso che, scoperto si uccide. Cavaradossi è condannato a morte per alto tradimento, ma riesce a gridare in faccia al perfido Scarpia la sua felicità per la vittoria di Napoleone a Marengo. Per salvare Mario dalla fucilazione, Tosca promette di concedersi a Scarpia, questi finge di dare ordini alla guardia perché la fucilazione sia simulata con armi caricate a salve. Poi, tenta di abbracciare Tosca che, sconvolta dall’odio lo pugnala al petto, uccidendolo. Intanto, Mario aspetta la morte scrivendo una lettera in cui ricorda il suo amore per Tosca. La donna entra e lo avverte che la fucilazione sarà finta. Quando avviene, si accorge che Mario è morto. Lo abbraccia disperata ed ecco che si fanno avanti le guardie per arrestarla: hanno scoperto il cadavere di Scarpia. Tosca si alza e si getta dagli spalti del Castello.
Insolito l’allestimento scenico: l’Orchestra protagonista insieme ai cantanti in un crogiolo di musica e recitazione.
Assoluto il consenso del pubblico che con applausi torrenziali ha premiato l’esecuzione e la direzione di Francesco La Vecchia che ha saputo cogliere le molteplici sfumature dell’orchestrazione pucciniana, intensa ma, nello stesso tempo, raffinata e ricca di sottigliezze.
Notevole il cast. Il tenore Fabio Armillato ha sfoggiato uno squillo importante e una focosa veemenza. Presenza scenica per Juan Pons che ha notevole carisma per rendere credibile la figura di Scarpia. Vocalmente il baritono possiede vigore, colore e incisività nell’accento necessari alla resa di questo difficile e dominante personaggio. Interpretazione intensa e convincente quella di Daniela Dessì. L’artista ha sfoggiato toni pieni ed espressivi, buona capacità di fraseggiare e una voce di considerevole ampiezza.
GIACOMO PUCCINI
Tosca
Melodramma in tre atti
DANIELA DESSI’, Tosca
FABIO ARMILIATO, Cavaradossi
JUAN PONS, Scarpia
NUOVO CORO LIRICO SINFONICO ROMANO
CORO PUERI CANTORES ARTS ACADEMY
CORO VOCI BIANCHE ASSOCIAZIONE “A. LONGO”
STEFANO CUCCI, maestro del coro
FRANCESCO LA VECCHIA, direttore