Il mondo della moda ha perso uno dei suoi massimi interpreti. Nato nel 1944 a Legnano, Gianfranco Ferrè lascia un vuoto incolmabile nel panorama del made in Italy, ma soprattutto nel cuore delle persone che in tutti questi anni hanno avuto la fortuna ed il grande privilegio di lavorare al suo fianco. Dopo la laurea in architettura,viene scoperto quasi per caso dalla giornalista Anna Riva come creatore di bijoux dal design pop, per Walter Albini.Solo nel 1978 però fonderà quella che diverrà nel corso degli anni una delle più importanti maison di moda internazionali. Il suo marchio sarà ben presto sinonimo di uno stile raffinato e inconfondibile, di un’alta qualità tutta italiana. Uno stile rigoroso e raffinato, austero e aristocratico si fonde con la più alta fantasia creativa. Linee classiche e delicate si fondono con materiali ricercati ma mai eccessivi nei loro abbinamenti. In un momento in cui tutti tendono a stupire e scandalizzare Ferrè propone un modo di fare e concepire la moda che rappresentala sintesi tra classicismo e innovazione, senza mai dimenticare il valore della tradizione. Altra data fondamentale per lo stilista fu senza dubbio il 1989, anno in cui il gruppo Lvmh gli affiderà la direzione artistica della prestigiosa maison Dior, dando così il via ad un “gemellaggio” tra grandi firme. Il suo stile è sempre stato personalissimo, fatto di idee e passione, un modo di concepire la moda e il mondo che gli valsero l’appellativo di Don Chisciotte. Mai secondo a nessuno, non si lasciò influenzare dai dettami del mercato o da una concezione globalizzata di fare “la Moda”. Purtroppo già da diversi anni combatteva un’altra lotta. Colpito da un ictus diversi anni fa e poi ancora da un altro a distanza di poco tempo, ha sempre continuato a lavorare con passione, credendo fino in fondo in ciò che credeva, fino allo scorso febbraio, quando ha calcato per l’ultima volta le passerelle.