La settimana che precede Pasqua è una corsa travestita da celebrazione.
E ogni mattina è più difficile non trasformarsi in un essere ansioso che mastica pensieri invece di biscotti.
Noi che viviamo con le cuffie come altri vivono con lo zodiaco, abbiamo selezionato brani che non ti fanno danzare: ti fanno respirare.
E questo, di prima mattina, è più che sufficiente.
🎶 La playlist del risveglio lucido
- “Chicago” – Sufjan Stevens
Una carezza per i neuroni che si svegliano con lentezza. - “Holocene” – Bon Iver
Perfetto per ricordarti che sei minuscolo ma poetico. - “Night Owl” – Galimatias
Flusso liquido e gentile, come l’acqua sulla faccia quando funziona. - “Good as Hell” – Lizzo
Un solo brano e hai già la colonna vertebrale più dritta. - “Dreams” – Fleetwood Mac
Per oscillare nella calma mentre il mondo ancora dorme (idealmente). - “Sunflower” – Rex Orange County
Una coccola zuccherina, ma senza glicemia emotiva. - “River” – Leon Bridges
Soul discreto, che scorre come una seconda tazza di caffè. - “Slow Dancing in a Burning Room” – John Mayer
Un pezzo che suona come: “Ok, oggi non sarò brillante, ma sarò umano.”
🎧 Come usarla (senza romanticizzarla troppo)
📌 Volume basso.
📌 Evita shuffle selvaggi.
📌 Mettila mentre ti prepari, stai in silenzio, o semplicemente fissi il muro.
È una playlist di sopravvivenza dolce.
Non promette miracoli.
Ma ti accompagna dal sonno alla veglia con dignità sonora.
Non esiste playlist che salvi la vita.
Ma esiste una selezione di brani che può farti passare dal “non ce la posso fare” al “ok, forse ce la faccio, ma con una faccia seria.”
La colonna sonora del mattino non deve motivarti.
Deve accompagnarti.
E quando finalmente sei davanti al primo caffè, metti “Good as Hell” e fingiti pronta. Funziona più spesso di quanto pensi.