Cos’hanno in comune due ex presidenti USA come Barack Obama e Bill Clinton con il re delle moto Valentino Rossi? E con star del cinema e della musica del calibro di Angelina Jolie, Robert De Niro, Lady Gaga, Nicole Kidman e l’ex marito Tom Cruise? All’apparenza poco, a parte la popolarità a livello mondiale. In realtà, sono tutti mancini e quindi si apprestano a “celebrare” la Giornata internazionale dei mancini, che cade il 13 agosto di ogni anno.
Una ricorrenza istituita nel 1992 per volontà del club Lefthanders International, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema del mancinismo. Anche se oggi può sembrare assurdo, infatti, fino a non molto tempo fa questa condizione era considerata un vizio da correggere e ai bambini, a scuola, veniva imposta l’utilizzo della mano destra. In occasione della giornata internazionale, gli esperti di Top Doctors® (www.topdoctors.it), la piattaforma online che seleziona e mette a disposizione degli utenti un panel formato dai migliori medici specialisti di tutto il mondo, spiegano perché, al contrario essere mancini è una risorsa. Insomma… che sia stata proprio questa condizione a decretare il successo dei personaggi già citati?
Secondo alcuni studi, i mancini, che rappresentano circa il 15% della popolazione mondiale, sarebbero infatti più creativi e intelligenti, in quanto l’emisfero destro del loro cervello è più sviluppato, poiché più sfruttato: non si tratta solo di utilizzare la mano sinistra, ma in generale, tutta la parte sinistra del corpo. Ecco spiegato, quindi, l’alto numero di mancini tra gli artisti, che forse trovano proprio in questa condizione l’estro che li ispira.
Ma chi scrive con la sinistra sarebbe dotato anche di miglior oratoria. I destrimani, infatti, quando parlano usano soltanto l’emisfero sinistro, abitualmente deputato al linguaggio, mentre i mancini anche il destro. Un’altra delle marce in più di cui i mancini sono dotati sarebbe, stando ad altre teorie, l’essere telegenici. Infatti, le persone tenderebbero ad associare i gesti destrorsi al “bene” e quelli mancini al “male”, ma le immagini speculari riflesse dalla tv invertono ovviamente le parti. Ecco spiegato, basandosi su questa ipotesi, il successo dei mancini tra i presidenti americani: si sa, negli USA, il classico dibattito a due in TV tra i candidati gioca un ruolo fondamentale.
Il mancinismo esce da un periodo storico in cui era considerato come una diversità da modulare, anche se in antichità, testimonianze bibliche, riportano che nel vicino Oriente, le guardie del corpo dei Re venivano scelte tra i mancini perché ritenuti più abili nella scherma. Consistenti studi sul mancinismo sono stati condotti negli anni 70 e 80 del secolo scorso per individuare le caratteristiche dei mancini. Quello che oggi è consolidato è che non si tratta assolutamente di una anomalia e che il tentativo di correggerlo, tipico della vecchia Pedagogia, induceva deficit cognitivi quali disorientamenti destra/sinistra, dislessia, disorientamento topografico.
Oggi la Pedagogia considera il soggetto mancino una risorsa poiché più abile in alcune destrezze manuali e più incline al pensiero creativo. Si ricordi che esistono diversi gradi di mancinismo: ci sono persone che hanno solo qualche prestazione motoria (preferenza oculare o della gamba) che esprime mancinismo ed esistono test appropriati per individuarli. I mancini non hanno più la condanna del “diverso” (si pensi alle espressioni “tiro mancino” o indicare un incidente come “sinistro”) bensì una risorsa da utilizzare.