Ogni sport che si rispetti ha il corrispondente abbigliamento tecnico. Se pensate allo sci vi vengono in mente resistentissimi piumini anti-freddo, al basket associate delle sneakers, alla pesca gli stivaloni in gomma, al surf i bermuda stampati, allo skate le T-shirt oversize. Il linguaggio dello sport tecnico ha cominciato a esondare arrivando a investire l’abbigliamento cittadino già dagli anni Trenta. Ma è con gli anni Novanta che le subculture giovanili ne hanno fatto il vessillo della propria rappresentazione Sono stati i ventenni di quel periodo che per primi hanno usato l’abbigliamento tecnico sportivo per differenziarsi dagli altri e dividersi in gruppi riconoscibili.

Il meccanismo è poi arrivato alle masse e l’idea di utilizzare pezzi di provenienza sport nel vestire quotidiano è ormai acquisita da ognuno di noi. I leggins, ad esempio, vengono direttamente dalle palestra di Los Angeles degli anni Ottanta e nello specifico dalle lezioni di aerobica. Sdoganati dallo Studio 54 (nota discoteca di New York) che li ha fatti diventare glamour, sono entrati nel guardaroba di ogni giorno creando non pochi disastri. Riservati tassativamenti a chi se li può permettere (in senso fisico) hanno la caratteristica di rendere divertente e contemporaneo tutto ciò con cui vengono a contatto.

leggings

In città la lycra lucida dei leggings diventa elemento essenziale di un look techno pop anni Novanta. Deve essere abbinata ad un giacca molto formale e a un atteggiamento elegante e pulito. Per avere un effetto sport basta indossare un giubbotto con la zip oppure una felpa. Ai piedi Yoria, la sneacker Scholl caratterizzata da un design minimal e interno rivestito in morbido tessuto. Il plantare con tecnologia Scholl Memory Cushion® è removibile ed aiuta a distribuire la pressione su tutta la pianta del piede.